Giro del Passo Manghen per la Val Calamento
Il tour di 110 km richiede una preparazione sufficiente a superare l'unica vera salita del percorso che è appunto la salita da mito del Passo Manghen attraversata anche durante il Giro d'Italia 2019. Il punto di partenza è Levico Terme, località turistica della Valsugana sin dal XIX° secolo e si percorre la ciclabile lungo il fiume Brenta fino a Borgo Valsugana. In seguito ci si dirige verso Castelnuovo, punto di partenza della salita. Arrivati in cima si scende fino a Molina di Fiemme e si percorre la sinistra orografica del torrente Avisio fino a Lona-Lases dove si svolta per la Valsugana. Superato l'abitato di Pergine poi ci si riporta verso la destinazione di partenza pedalando sulla "vecchia" strada che collegava Pergine Valsugana con Levico Terme.
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Indicazioni sulla sicurezza
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
Il tour del Passo Manghen è uno dei più impegnativi per bici da strada in Trentino per la sua lunghezza e lo sviluppo altimetrico. Si parte da Levico Terme, località turistica della Valsugana sin dal XIX° secolo. Dal centro del paese ci si sposta subito sulla pista ciclabile che corre lungo il fiume Brenta fino al paese di Borgo Valsugana. Attraversato il centro si pedala fino al paese successivo, Castelnuovo, dove parte ufficialmente il tracciato della salita da mito del Passo Manghen. La salita è contraddistinta una parte iniziale più pedalabile tra il 3 e 6% con dei brevi tratti intermittenti del 9-10%. Gli ultimi 7 km, a partire dalla Malga Valtrighetta sono quelli più impegnativi che si inerpicano sulla montagna con pendenze costanti del 9-10% dai 1400 m circa fino ai 2042 m finali del passo. Durante la salita ma anche soprattutto dopo aver superato il valico ci si trova ad un paesaggio naturale profondamente alterato dalla tempesta Vaia avvenuta il 29 ottobre 2018 che ha abbattuto migliaia di alberi in tutta la provincia di Trento ma che in alcune zone come questa ha colpito in maniera maggiore. A seguito di tale evento calamitoso il manto stradale è stato in buona parte riasfaltato poco prima del passaggio degli atleti del Giro d'Italia nel 2019. La discesa verso la Val di Fiemme dopo gli iniziali tornanti è molto veloce e la strada non è molto ampia e si raccomanda particolare attenzione. Al termine della discesa si arriva a Molina di Fiemme si prosegue in direzione della Val di Cembra per un paio di chilometri. Poi successivamente ci si trova di fronte ad un bivio e ci si dirige sulla strada di sinistra che porta verso Valfloriana in direzione della Valsugana. Nel primo tratto si affianca il lago di Stramentizzo (un allargamento del torrente Avisio) e il percorso prosegue con "mangia e bevi" per una trentina di chilometri passando inialmente il primo tratto di Val di Fiemme e successivamente quello della Val di Cembra, celebre terra di ciclisti e di vini. Arrivati al bivio di Lona-Lases ci si dirige verso Pergine Valsugana e si continua fino al lago di Canzolino. Da qui si scende velocemente verso Pergine e arrivati in paese si affianca la collina del castello fino a raggiungere la "vecchia" strada che riporta al punto di partenza di Levico Terme.
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