Anello con salita al Corno di Tres

Tipo di strada
Indicazioni sulla sicurezza
Come immaginerai, la percorribilità degli itinerari in un ambiente montano è strettamente legata alle condizioni contingenti e dipende quindi da fenomeni naturali, cambiamenti ambientali e condizioni meteo. Per questo motivo, le informazioni contenute in questa scheda potrebbero aver subito variazioni. Prima di partire, informati sullo stato del percorso contattando il gestore dei rifugi sul tuo percorso, le guide alpine, i centri visitatori dei parchi naturali e gli uffici turistici.Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
Dal Rifugio Predaia si prende la strada sterrata (segnavia 503) che attraversa, mantenendosi in falso piano, prati e giovani boschi testimoni dell’avanzata della natura su terreni una volta utilizzati dall’uomo. Si sale poi attraverso una zona boscosa che conduce a Malga Rodeza. Si continua per la strada sterrata 503, poi sentiero, fino a prendere il Sentiero Italia (segnavia 500 S.I) che in un’ora di cammino e con un ultimo tratto un po’ ripido, porta sulla sommità erbosa del Corno di Tres.
Il Corno di Tres (m.1812) è un punto strategico da dove si può ammirare un panorama a 360°: la Val d’Adige, le Dolomiti Nord occidentali, Pampeago, il Passo Lavazè, il Monte
Bondone, la Paganella, il Gruppo di Brenta e la Catena delle Maddalene. Per il ritorno si imbocca il sentiero 500 in cresta che scende verso nord e dopo i punti panoramici sotto il Corno del Cervo si imbocca un sentiero che scende sulla sinistra e va a congiungersi con la sterrata con segnavia 526 e che in poco tempo riporta alla Malga Rodeza. Da qui si rientra al Rifugio Predaia “ai Todès-ci” per la via dell’andata.
Nota
Come arrivare
Provendo da sud a Mollaro, in Val di Non, si prende la strada per Vervò e da qui fino al Rifugio Sores. Sulla destra del Rifugio sale la strada asfaltata che dopo 2 Km arriva al Rifugio Predaia – “Ai Todès ci” dove si deve lasciare il mezzo. Si può raggiungere il rifugio Sores anche passando dal paese di Coredo seguendo per la località “Sette larici”.
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