Cima Parì: giro ad anello tra creste e trincee

Dal paese di Lenzumo, seguiamo le indicazioni per Malga Trat (1502 m) e percorriamo in macchina circa 6,5 km fino al posteggio appena sotto alla malga. Dal posteggio, saliamo la strada forestale fino all'alpeggio per poi imboccare il sentiero n. 435 "Jacopo Santoni" che in poco meno di un'ora porta alla Bocca de Carét (1804 m).
Da qui scendiamo pochi metri fino a raggiungere la Bocca de Savàl (1740 m) e un piccolo stagno; lo affachiamo e seguiamo la traccia in direzione Sud-Est che porta a Cima Parì (1990 m) in circa 45 minuti di cammino.
La cima sorge su una panoramica piramide erbosa che fu ampiamente fortificata dagli austriaci durante la Prima Guerra Mondiale. Lungo tutto il percorso sono presenti infatti numerosi ruderi che testimoniano l'importanza strategica del luogo come crocevia e punto riparato in prossimità delle prime linee.
Dalla croce si può ammirare il lago di Ledro dall'alto e persino intravedere il blu del lago di Garda. Ad Ovest si sviluppa tutto il gruppo dell'Adamello e del Brenta, gli sguardi più attenti scorgeranno anche un pezzettino del lago di Molveno.
Proseguiamo in cresta lungo la dorsale che sovrasta a nord la Valle di Ledro, per circa un chilometro e mezzo, fino a raggiungere Bocca Dromaè (1680 m). Qui incrociamo il sentiero n. 413, parte del Seniero della Pace, che ci riconduce al crocevia appena sotto la Bocca di Savàl. Seguiamo le indicazioni per il Rifugio Nino Pernici (1600 m) e in poco meno di un'ora raggiungiamo la struttura.
Il giro ad anello si chiude percorrendo il breve tratto di strada dal rifugio alla Bocca di Trat e proseguendo poi sul sentiero n. 403 che riporta a Malga Trat e al posteggio.
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