Grande Guerra: da Biacesa a Cima Rocca
Questo percorso è tra i più indicati per gli appassionati di storia: la visita al sistema di gallerie di Cima Rocca si accompagna a una vista mozzafiato sul lago di Garda
La Grande Guerra ha lasciato tracce indelebili in tutto il Garda Trentino e qui sono davvero ben visibili e tangibili. Proprio qui è percepibile lo sforzo immane messo in campo dall'esercito austriaco per difendere un confine importantissimo, con opere che al giorno d'oggi appaiono perfino incredibili.
Le numerose diramazioni, chiuse al pubblico per motivi di sicurezza, mostrano l'intenzione dell'esercito austriaco di ampliare ulteriore il sistema fortificato, unendo la parte inferiore ai tunnel superiori.
Consiglio dell'autore
Possibilitá di ristoro
Bivacco Francesco ArcioniIndicazioni sulla sicurezza
Le informazioni contenute in questo scheda sono soggette ad immancabili variazioni, nessuna indicazione ha quindi valore assoluto. Non è possibile evitare del tutto inesattezze o imprecisioni, in considerazione della rapidità dei cambiamenti ambientali o meteorologici che possono verificarsi. In questo senso decliniamo ogni responsabilità per eventuali cambiamenti subiti dall’utente. Si consiglia, comunque, di accertarsi, prima di effettuare un’escursione, sullo stato dei luoghi e sulle condizioni ambientali o meteorologiche.Ulteriori informazioni e link
- Una interessante variante di questo itinerario porta a Cima Capi, altro spettacolare punto panoramico sul lago di Garda.
Attenzione! Questa variante prevede un tratto di via ferrata, occorre quindi il kit da ferrata (imbracatura e casco). Da Cima Rocca si seguono le indicazioni per Bocca Pasumer (SAT 471), si imbocca per un breve tratto il sentiero SAT 405B fino a incrociare la via ferrata Fausto Susatti (SAT 405), che ricalca un percorso di guerra austriaco. Sulla dorsale, infatti, si trovano ovunque resti di postazioni, caverne e trincee che costituivano la prima linea del fronte austriaco. Raggiunta Cima Capi, si rientra percorrendo a ritroso l'ultimo tratto di sentiero SAT 405 fino a incrociare il sentiero SAT 460 Mario Foletti, che attraversa a mezza costa cima Capi e ci riporta al bivacco Arcioni. Di qui si prosegue sul percorso fatto all'andata.
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Partenza
Arrivo
Direzioni da seguire
A Biacesa si imbocca il sentiero SAT 417, che diventa presto una mulattiera ciottolata che risale il versante della montagna. Al bivio si seguono le indicazioni per il sentiero SAT 460 che porta alla chiesetta di San Giovanni, ricostruita negli anni Ottanta. Nelle vicinanze si trova anche il bivacco Arcioni, intitolato al tenente Francesco Arcioni caduto proprio in queste zone nel 1916. Dalla chiesetta le indicazioni "Gallerie di guerra" (sentiero SAT 471) portano ad esplorare il complesso delle postazioni austriache di Cima Rocca.
Da qui, è possibile scendere su percorso attrezzato (segnavia SAT 471A) oppure tornare all'imbocco della terza galleria e da lì al percorso seguito all'andata. Si rientra sul sentiero SAT 417.
Nota
Mezzi pubblici
Raggiungibile con mezzi pubblici
Biacesa è raggiungibile con la linea Riva del Garda - Valle di Ledro.
Per info sugli orari: www.gardatrentino.it
Come arrivare
Biacesa si raggiunge da Riva del Garda (6 km) seguendo le indicazioni per la Valle di Ledro. Biacesa è il primo paese che si incontra dopo aver superato il lungo tunnel.Dove parcheggiare
In paese a BiacesaCoordinate
Titoli consigliati
- Sentieri di confine. Quaderno n. 9 Associazione Riccardo Pinter di Donato Riccadonna e Mauro Zattera
Mappe consigliate
- Mappa escursionistica Garda Trentino - In vendita presso uffici informazione Riva del Garda, Arco e Torbole e ordinabile online
Guide consigliate in questa regione:
Cartine consigliate
Attrezzatura
Questo percorso prevede tratti catalogati come SENTIERO EEA da affrontare solamente con attrezzatura per via ferrata e torcia.
Questa tipologia di itinerario richiede non solo attrezzatura adeguata ma anche conoscenze tecniche adeguate e un notevole grado di allenamento.
Le escursioni in montagna richiedono abbigliamento e attrezzatura specifica. Anche in occasione di uscite relativamente brevi e agevoli, è sempre meglio essere ben equipaggiati per non incorrere in spiacevoli sorprese e per fronteggiare imprevisti come ad esempio un temporale improvviso o un calo di energia.
Cosa portare per un trekking in montagna?
Nello zaino (per un'escursione giornaliera di norma si consiglia un 25/30L) è bene portare:
- boraccia (1L)
- snack (per esempio, frutta secca o cioccolato)
- kit di pronto soccorso
- giacca antivento
- una maglia in pile
- maglietta e calze di ricambio (possibilmente chiusi in un sacchetto di plastica)
- indossate o almeno portate nello zaino un paio di pantaloni lunghi
- cappellino
- crema solare
- occhiali da sole
- guanti
- fischietto per farsi rintracciare in caso di emergenza
- numero telefonico in caso di emergenza: 112
Indossate inoltre calzature adatte al percorso ed alla stagione. Il piano di calpestio dei sentieri può essere irregolare o sconnesso ed un paio di scarponcini vi proteggerà dalle distorsioni. Un pendio erboso, una placca di roccia o un sentiero ripido, se bagnati, possono diventare pericolosi senza calzature adeguate.
Per finire...
... non dimenticate la macchina fotografica! Servirà per immortalare l'escursione e gli innumerevoli scorci mozzafiato che il Garda Trentino nasconde ad ogni angolo. Se poi volete condividere con noi i vostri ricordi potete usare l'hashtag #GardaTrentino
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