Dolomiti senza confini, 2. tappa: Rifugio Carducci – Tre Cime
La nuova Ferrata "Croda dei Toni" che congiunge il Rifugio Carducci al Bivacco de Toni non nasce esattamente come ferrata sportiva. Il percorso si snoda con naturalezza in uno spettacolare paesaggio roccioso e selvaggio!
Ferrata Croda dei Toni: difficoltà B, passaggio C
La nuova via ferrata che congiunge il Rifugio Carducci al Bivacco De Toni costituisce una grandiosa alternativa paesaggistica al sentiero escursionistico che attraversa la Forcella Giralba. Due ponti sospesi costituiti da tre funi e il passaggio chiave molto esposto potenziano le emozioni regalate dalla ferrata.
Via degli Alpini / piccola ferrata: difficoltà A,B
Breve ferrata vicino al Rifugio Pian di Cengia con una bellissima scalinata costruita 100 anni fa. Il percorso si snoda sulla cresta! Il sentiero tra il Rifugio Pian di Cengia e i rifugi ai piedi delle Tre Cime segue un comodo sentiero forestale che parte dai Laghi di Cengia.
Tipo di strada
Punti di ristoro
Rifugio CarducciBüllelejochhütte (Rif. Pian di Cengia)
Drei Zinnen Hütte (Rif. A. Locatelli)
Rifugio Lavaredo
Rifugio Auronzo
Consigli e raccomandazioni aggiuntive
www.dolomitisenzaconfini.eu
Con finanziamenti della UE, Fondi EFRE e Interreg V-A Italia-Austria, 2014-2020
Partenza
Direzioni da seguire
La nuova ferrata: dal rifugio si prosegue in direzione sud, per un tratto in discesa, poi di nuovo in salita, lungo il ghiaione sotto la Forcela Maria (2351 m). Impossibile non vedere il pinnacolo inverosimilmente snello, battezzato con l'appetitoso nome di “Salsiccia”. Uscite dalla sella e, ben assicurati, salite ancora fino a un breve ponte tibetano. Una serie di cenge conducono in un canalone superabile in breve tempo sul dorso erboso. Salite su una cengia ben esposta, da principio molto ampia e poi via via sempre più stretta. Con diversi metri cubi di aria sotto le suole si attraversa il passaggio chiave e cioè un paio di metri coperti da uno sperone roccioso che costringe a procedere carponi. Il gradino su una parete rocciosa praticamente verticale porta al secondo ponte tibetano lungo 13 metri e sospeso sopra un profondo crepaccio. Sul finire, il percorso attraversa l'ampio canalone detritico, a tratti attrezzato con funi di sicurezza, sotto la Forcela de l'Agnel (2578 m). A fatica si sale per 150 metri su una roccia piuttosto scivolosa fino a raggiungere la forcella dove si trova il Bivacco De Toni. - 3h
Verso la Forcella Collerena:
Sotto la verticale parete ovest della Cima Dodici, il percorso prosegue verso nord con diversi sali-scendi fino alla Forcella Dodici (2524 m). Un tenace campo di neve sotto la Cima Dodici, che sopravvive praticamente tutta l'estate, e una frana che ha bloccato il sentiero per cento metri complicano il superamento di questo tratto. Qui nel 2015 sono stati previsti interventi di risanamento che, in alcuni tratti, hanno comportato la realizzazione di nuovi tracciati. Dalla Forcella Dodici un sentiero regolare e in buone condizioni sale alla Forcella Collerena (2530 m). - 2h
Via degli Alpini (Cresta di Cengia): Difficoltà A,B
Ricostruita e messa in sicurezza un paio di anni fa, questa ferrata segue le ex postazioni italiane sulla cresta di Cengia. Dopo una breve salita si scende con alcuni gradoni su una cengia orizzontale ampia e ben esposta. Si continua a scendere su rocce leggere nell'avvallamento del Passo Fiscalino (2519 m) e poi si risale su un sentiero regolare che porta al Rifugio Pian di Cengia (2528 m). - 1h
Dal Rifugio Pian di Cengia si ridiscende lungo il sentiero forestale n.104 fino ai Laghi di Cengia e si prosegue verso ovest fino alle Tre Cime. (Rifugio Auronzo 2329 m). - 2h
Ulteriori possibilità di pernottamento: Rifugio Lavaredo (2344m), Rifugio Locatelli (2405m), Rifugio Auronzo.
Tempo di percorrenza totale: 8h
Coordinate
Attrezzatura
Set da ferrata e casco certificati, scarpe robuste, guanti (via ferrata).Statistiche
- 5 Waypoint
- 5 Waypoint
Domande e risposte
Vorresti chiedere qualcosa all'autore?
Recensioni
Foto di altri utenti